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In questo ottavo volume invernale della nostra Guida Galattica all’Oscura Arte della Promozione, torniamo a parlare delle esibizioni live, ma questa volta da un’altra prospettiva. Abbiamo già affrontato il tema di come valorizzare al meglio un concerto live, ma ora è fondamentale comprendere il motivo per cui sia così cruciale, al giorno d'oggi, concentrarsi su questo aspetto fin dalle fasi strategiche di creazione di un progetto musicale. Formare una band o creare i propri brani con un'ottica live fin dall'inizio è radicalmente diverso dall'adattare successivamente i brani prodotti alle esigenze del palco. Considerare la tua performance live può rappresentare un elemento distintivo per la comunicazione e la differenziazione del tuo progetto, e ora esploreremo insieme perché (e come far “vedere” la tua musica).
Paradossalmente, stiamo vivendo un'epoca in cui la musica è più che mai onnipresente, ma allo stesso tempo più che mai intangibile.
Le dinamiche dell'industria musicale sono profondamente mutate, ma nonostante il predominio delle playlist digitali e delle raccolte online, c'è un aspetto che continua a mantenere il suo fascino intatto: l'esibizione live. Insomma, nonostante la comodità delle piattaforme virtuali, il palco rimane una pietra miliare cruciale per gli artisti di ogni calibro, e lo è ancor di più per gli artisti emergenti.
Come abbiamo raccontato a più riprese nei volumi precedenti, questa rubrica nasce per un solo e semplice motivo: nel vasto panorama musicale contemporaneo, emergere richiede qualcosa di davvero straordinario. Ed è proprio qui che l’aspetto del live può correre in tuo aiuto: pensa al successo dei Kiss… Sarebbe stato lo stesso senza i loro iconici travestimenti?
Creare uno show live unico, che vada oltre il semplice aspetto musicale, è diventato un vero e proprio biglietto da visita per gli artisti. In un mercato saturo, l'originalità e la capacità di offrire qualcosa di memorabile sono diventate armi vincenti.
Tuttavia, attenzione, non sto affatto affermando che per emergere non basti solo curare la tua musica e che sia necessario travestirsi in modo stravagante sul palco. Mi sto riferendo, infatti, in primis alla cura della performance live dei tuoi brani e dell'intero set, a monte di ogni altro aspetto. Con gli strumenti di editing e post-produzione moderni, facilmente accessibili per ogni artista, la tentazione di creare il "brano perfetto" senza tener conto della sua resa live, inclusa la versione acustica, è dietro l'angolo.
Parallelamente è innegabile che anche l’occhio voglia la sua parte. La musica è anche esibizione, e non dobbiamo essere naïf su questo. Un live, arricchito da elementi visivi, tematiche particolari o performance sceniche straordinarie, diventa il trampolino di lancio per un progetto musicale che vuole emergere in mezzo alla folla.
Visto che ci siamo, c’è un’altra cosa su cui non essere ingenui. Oltre alla necessità di emergere, c'è una realtà di sostenibilità economica che non può essere ignorata. Le paghe offerte da piattaforme di streaming possono essere un tocco leggero sul portafoglio degli artisti. In questo contesto, il live diventa una cruciale garanzia di entrate sostenibili. E questo è vero sia per gli artisti consolidati che per gli emergenti: i concerti rappresentano una fonte di reddito diretta e un modo efficace per monetizzare la passione e il talento.
Perciò considerare la resa live dei tuoi brani (come dicevo, anche in versione acustica) soddisfa un'altra importante esigenza: destagionalizzare le tue esibizioni. Non è possibile limitarsi a esibirsi solo quando splende il sole d'estate. Gli inverni possono essere lunghi e difficili senza un live mutevole, flessibile e adattabile a diverse condizioni e formazioni.
Come rendere il tuo progetto musicale bello non solo da ascoltare, ma anche da vedere?
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