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Molti concorsi musicali per emergenti offrono ai vincitori un premio ambito: aprire il concerto di un artista di fama. Ma quali implicazioni fiscali comporta questa rara opportunità?
L’idea di esibirsi davanti a un pubblico numeroso, su un palco professionale con un allestimento di alto livello, è sicuramente allettante. È un’opportunità rara per chi sogna di fare il grande salto nel mondo della musica. Ma oltre all’emozione del momento, ci sono questioni pratiche da considerare.
Quando si parla di eventi di questa portata, spesso ci si chiede se l’artista possa salire sul palco senza compenso e quale sia la modalità corretta per la sua regolarizzazione.
L’artista emergente è certo che non si ponga nemmeno il pensiero di un compenso perché è interessato esclusivamente a salire su quel palco. Tuttavia, non bisogna dimenticare che si tratta di spettacoli a scopo di lucro: anche se l’ingresso è gratuito, spesso ci sono sponsor e altre fonti di guadagno per gli organizzatori.
Tutti coloro che lavorano all’evento devono essere retribuiti per il loro lavoro e devono esserlo ovviamente in regola con gli aspetti contrattuale, previdenziale, fiscale e assicurativo. Anche l’artista vincitore del contest, che si esibisce prima del big, è parte integrante della produzione e, in quanto tale, dovrebbe essere regolarmente inquadrato.
Spesso, però, l’organizzazione chiede agli artisti emergenti di presentarsi all’evento con un certificato di agibilità a titolo gratuito. Ma è davvero una soluzione possibile?
L’agibilità gratuita non è applicabile a queste situazioni. Esistono tre categorie di certificati di agibilità:
Secondo quanto stabilito dall’INPS (circolare del 14 marzo 2017), l’agibilità gratuita è concessa solo per eventi benefici, sociali o di solidarietà, a condizione che:
Eventuali ricavi siano destinati esclusivamente a questi scopi, al netto delle spese di allestimento
Gli artisti coinvolti non ricevano alcun compenso, se non eventuali rimborsi spese documentati.
L’organizzatore dell’evento è tenuto a certificare questi requisiti tramite una dichiarazione e a conservare la documentazione per eventuali verifiche.
Per essere in regola, l’unica soluzione è che l’organizzazione dell’evento preveda un compenso minimo per gli artisti vincitori del contest.
Gli organizzatori dovranno quindi chiedere agli artisti se sono autonomi, cioè in possesso di Partita IVA o iscritti a una cooperativa (come per esempio Esibirsi) e, in caso contrario, provvedere ad assumerli direttamente per l’esibizione. A quel punto, tra gli adempimenti richiesti, vi sarà anche la richiesta del certificato di agibilità (salvo i casi di esenzione trattati in un precedente articolo), che dovrà però essere a titolo oneroso, attestando che per quella prestazione verranno versati i contributi al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo, calcolati sul compenso riconosciuto all’artista.
In ogni caso, è fondamentale che anche i musicisti emergenti vengano trattati come professionisti e non come semplici appassionati disposti a suonare a qualsiasi condizione, tanto più se in apertura a big che dovrebbero essere in prima linea quali promotori della pari dignità per i lavoratori dello spettacolo.
Giuliano Biasin - Esibirsi soc. coop. - www.esibirsi.it
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